martedì 19 ottobre 2010

I giapponesi "ecologici".

Cosa c’entra la moda giapponese con la povertà o il riciclo?
Molto, infatti  Vivienne Westwood, grandissima stilista inglese, propone negli anni ’80 la moda del “poor look”- “look povero” e i giapponesi si ispirarono proprio  a lei.

Vivienne Westood


Abiti e pullover molto minimali, tessuti di cotone e fatti a mano: la semplicità era  il loro must.
Ma oggi, com’è la moda giapponese? 
Yamamoto si caratterizza per vestiti semplici, empi e irregolari; spesso presenta abiti dalle forme inconsuete e, per quanto mi riguarda, difficili da portare.
Solo le fotografie delle sfilate dell’inverno 2010 possono farvi capire di cosa sto parlando.



Yamamoto





Quando mi capita di passare per il centro di Milano, passo sempre in un negozio che mi ha fatto conoscere mia madre. 
I prezzi, non sono proprio low, ma la qualità è altissima: sto parlando di "MUJI", una boutique di abbigliamento, accessori per la casa ma tutto rigorosamente giapponese e sopratutto a basso impatto ambientale (www.mujionline.co.uk).
Blocchi di carta, penne, cartelle, scatole, tessti di cotone, divani, pantofole, giochi etc sono infatti tutti riciclati.
Le linee sono molto semplici e minimal e i colori naturali.
Volevo segnalarvi il negozio perchè mi pare sia il primo, ma forse non l'unico a Milano, che si occupa veramente bene di riciclo dei materiali.
Se ne conoscete qualcun altro segnalatelo qui sotto.



Giochi legno Muji

Blocchi Muji

Pantofole Muji






4 commenti:

  1. il look ricorda molto look clochard di cui si parlava anke sui tg...

    http://flaneurnews.blogspot.com/

    i follow u :)

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  2. ah si, mi pare di aver vvisto il servizio di cui parli!

    grazie, sarò felice di dare uno sguardo anche al tuo blog!

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